Festa del Grano Buono di Rutigliano
Sabato 10 luglio si è tenuto nel cortile interno del castello di Rutigliano il terzo appuntamento della festa del Grano Buono di Rutigliano, organizzata dall’associazione Porta nuova presieduta dal dr. Pierino Poli e giunta quest’anno alla 25^ edizione.
In programma un convegno sulla tutela e valorizzazione del “Grano Buono di Rutigliano” e sulla biodiversità, cui hanno partecipato per Fare Verde l’agronomo Giovanni Urbano del nucleo di Bari e Serena Perrone referente per Conversano oltre il vicesindaco del Comune di Rutigliano e rappresentanti del CNR, del Crea e dell’associazione Slow Food.
Nella sua concisa e puntuale relazione il dr. Urbano si è soffermato sul significato scientifico e sull’importanza della biodiversità per la vita naturale ed umana, accennando anche al pensiero filosofico di autori come Henry Bergson che «si è occupato delle strategie evolutive e degli impulsi vitali (élan vital) degli organismi viventi». La rivoluzione industriale, che presupponeva l’illimitatezza delle risorse naturali, ha via via ridotto la biodiversità, facendo sorgere per converso l’esigenza di una sua difesa, per la quale lottano strenuamente i movimenti ambientalisti. Il relatore ha poi concluso sottolineando l’importanza della biodiversità agricola «che ha influenza anche nelle produzioni agrarie dell’uomo», facendo opportune esemplificazioni.
Serena Perrone ha parlato della sua esperienza in un piccolo paese della Calabria, San Floro in provincia di Catanzaro, dove un gruppo di giovani sta cercando di rilanciare l’antica arte della seta, un tempo lì fiorente, coltivando i bachi da seta e mettendo a dimora i gelsi. Un esempio virtuoso di come economia locale ed ecologia possono contribuire efficacemente alla difesa della biodiversità e del paesaggio. La relatrice non ha mancato di mostrare ai presenti una sciarpa di seta prodotta a San Floro, frutto delle capacità d’impresa e dell’inventiva di questi giovani calabresi.
Al termine della serata, insieme a succulente pietanze a base di “Grano Buono di Rutigliano” offerte da alcuni ristoratori del paese, una spassosissima commedia sul cibo spazzatura, intitolata Edo ergo sum a cura della compagnia Il circo delle scienze formata dal duo Giovanni Urbano (ormai lanciatissimo attore) nelle parti del dottore e di Max Barile nelle parti del principe, ha allietato e divertito i presenti. (SM)