attività
In viaggio con Paolo
Partiremo domani sulle orme di Paolo, per non perdere le tracce di quello che ha fatto in Kosovo.
Sarà un viaggio alla scoperta di un uomo straordinario, capace di abbattere muri, disintegrare luoghi comuni, trascinare persone in vere e proprie imprese di volontariato e solidarietà.
Documenteremo con foto, video, interviste i miracoli di convivenza che è stato capace di realizzare. Racconteremo storie di amicizie tra ragazzi serbi e albanesi che sarebbero state impossibili senza la sua straordinaria umanità.
Paolo Colli, fondatore e vera anima di Fare Verde, ci ha lasciato il 25 marzo 2005 colpito da una leucemia fulminante. Se n’è andato dopo 6 anni di cooperazione in quel Kosovo bombardato anche con l’uranio impoverito.
È tempo di raccontarlo per non perdere la speranza in un mondo di pacifica convivenza, per ritrovare la forza di continuare in ciò che era giusto.
È tempo di tornare sui suoi passi per andare a scoprire cosa è rimasto nei villaggi, nelle scuole e nei cuori di quei ragazzi che con Paolo, dopo una guerra tremenda, sono tornati a sorridere ed abbracciarsi. Oltre ogni etnia.
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In viaggio con Paolo per educare al dono
Documento video sull’opera di Paolo Colli in Kosovo, girato tra il 12 e il 16 agosto 2017 a Gjakova, Gorazdevac, Pejë/Pec, Vitomirica, Obilic, Pristina.
In viaggio, quattro volontari di Fare Verde: Massimo De Maio, Angelo Calabresi, Cristian Perruzza e Peppe Ferrara.
In Kosovo hanno incontrato, tra gli altri: Albion, Klodina, Albulena, Aleksandra, Milan. Ragazzi che albanesi e serbi che sono diventati amici dopo una guerra cruenta e devastante, grazie all’impegno di Paolo. Dai loro racconti emerge la figura di un uomo capace di donarsi fino all’ultimo respiro.
Paolo Colli, fondatore e primo presidente di Fare Verde, è scomparso prematuramente il 25 marzo 2005 all’età di 44 anni, a causa di una leucemia fulminante contratta dopo sei anni di volontariato nel Kosovo bombardato con uranio impoverito. Il filmato racconta la sua attività per unire in progetti ecologici ragazzi albanesi e serbi messi l’uno contro l’altro dalla tremenda guerra etnica del 1999. Dalla viva voce dei protagonisti, giunge il messaggio che “si può vivere tutti insieme” prendendosi cura della casa comune, superando odio atavico e rancori profondi.
Siamo a disposizione per portare nelle scuole abruzzesi il filmato che racconta la storia di Paolo e stimolare tra i più giovani una riflessione sulla cultura del dono, del volontariato, della solidarietà, della pace e sulla necessità sempre più impellente di unire il grido della Terra e il grido degli ultimi.